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Filippo Galli, Counselor

Parliamo di empatia


“La più alta espressione dell’empatia è nell’accettare e non giudicare.” Carl Rogers


L’etimologia greca , “empatheia” = sentire dentro, ci dà la definizione di empatia: capacità di sintonizzazione con le emozioni altrui. intesa come capacità di comprendere le risonanze emotive dell’altro, all’interno di una relazione

Provare empatia per qualcuno significa comprendere le emozioni che sta vivendo e viverle a propria volta, capendo le sue ragioni e le sue intenzioni; vuol dire creare nel proprio mondo interiore uno spazio su misura per accogliere il mondo dell’altro.

Sentire che qualcuno prova empatia per noi vuol dire sentirsi capiti, accolti, non più soli.

L’empatia indica la capacità di mettersi nei panni degli altri e condividerne lo stato emotivo immedesimandosi con chi abbiamo di fronte, cioè provare un’emozione uguale o simile a quella dell’altro.

Questa, rappresenta una caratteristica fondamentale per la costruzione di relazioni interpersonali positive e la promozione di interventi e progetti, soprattutto se dedicati agli adolescenti.

Essere in grado di condividere i punti di vista e i sentimenti altrui favorisce la comunicazione e gli scambi sociali, incoraggia l’accoglienza delle diversità, facilita la cooperazione nell’ambiente lavorativo, regola il flusso delle emozioni negative e delle condotte aggressive.


Per descrivere in dettaglio i vari processi empatici, analizziamo le principali definizioni di empatia:

· L’empatia tra cognizione e affettività

In psicologia ci sono due differenti modi di rendere questo concetto:

1. L’esperienza di partecipazione/condivisione delle emozioni vissute dall’altro (attribuendole principalmente una natura affettiva)

2. La capacità di comprendere il punto di vista dell’altro (attribuendole innanzitutto una natura cognitiva)


· L’empatia come partecipazione/condivisione emotiva

Processo di attivazione emotiva, più o meno volontario, per molti innato, implicato nella condivisione/partecipazione ai vissuti dell’altro.

Secondo questo approccio, entrare in empatia con qualcuno significa partecipare/condividere l’emozione che l’altro sta vivendo, provando lo stesso stato d’animo.


· L’empatia come comprensione del punto di vista dell’altro

Mettersi nei panni dell’altroin modo da poter comprendere il suo modo di valutare e vivere una certa situazione, cogliendo i suoi pensieri, le sue intenzioni, riconoscere le sue emozioni in modo accurato e riuscire a vedere la situazione che sta vivendo dalla sua prospettiva.


· L’empatia come comprensione e condivisione

La persona empatica non solo comprende ma anche condivide e partecipa allo stato emotivo dell’altro. La condivisione emotiva (componente affettiva) e la comprensione del vissuto dell’altro (componente cognitiva), sono considerate entrambe determinanti e necessarie per creare una situazione empatica. Secondo Hoffman (considerato il più autorevole studioso di questo argomento) l’empatia può essere considerata come “la scintilla che fa scaturire la preoccupazione umana per gli altri, la colla che rende possibile la vita sociale”

· L’empatia tra fattori individuali e interpersonali

Davis (altro importante studioso di questo tema) descrive l’empatia come una serie di fattori che entrano in gioco quando si assiste all’esperienza emotiva di qualcuno. Secondo Davis, l’episodio empatico è costituito da tre componenti:

1. Il soggetto che osserva

2. Il soggetto osservato mentre vive una situazione emotiva

3. La risposta dell’osservatore



· L’empatia culturale ed etnoculturale

Con il termine di empatia culturale si fa riferimento alla capacità di provare un interesse nei confronti delle altre persone e di avere un’accurata percezione dei loro pensieri, sentimenti, comportamenti ed esperienze.


L’empatia culturale si può descrivere con la disponibilità e ad accettare modi di fare e abitudini tipiche di un contesto culturale diverso dal proprio.

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